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Presentazione libro "Dieci prugne ai fascisti" di ELVIRA MUJČIĆ - 15 luglio 2016
Inserita il 07/07/2016 - 11:39:20


Nata in Serbia nel 1980, Elvira Mujčić ha vissuto a Srebrenica, in Bosnia, fino all’inizio della guerra nel 1992, quando ha iniziato il suo girovagare, con la madre e i fratelli, dapprima in Croazia (dove per un anno ha vissuto in un campo profughi) e infine a Roma, dove si è stabilita.
Laureata in Lingue e letterature straniere, scrittrice e traduttrice letteraria, ha scritto pezzi teatrali, saggi e reportage per diverse riviste italiane. Ha pubblicato "Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebrenica" (2007), "E se Fuad avesse avuto la dinamite?" (2009), l’e-book "Sarajevo. La storia di un piccolo tradimento" (2011) e "La lingua di Ana. Chi sei quando perdi radici e parole?" (2012), tutti per Infinito Edizioni.

DIECI PRUGNE AI FASCISTI
La famiglia di Lania, fuggita dalla Bosnia in guerra ed emigrata in Italia negli anni Novanta, porta sulle spalle un’eredità ricca di memorie e resistenza, ma anche di ironia e folklore. Nella apparente normalità riconquistata a fatica, all’improvviso tutti i membri vengono stravolti quando la nonna, tenace fulcro dell’intera famiglia, esprime la sua volontà di essere sepolta in patria. La richiesta si rivela da subito piuttosto complessa da realizzare. È l’inizio di una comica serie di manovre, fraintendimenti, scontri e progetti per non farsi trovare impreparati al verificarsi dell’evento. Ma quando, sette anni dopo, la nonna muore e il rientro in Bosnia deve aver luogo, la macchina organizzativa, così a lungo oliata, s’inceppa via via in modo grottesco e imprevedibile. Per Lania, i suoi due fratelli e la loro madre, al seguito del feretro verso la terra natia, inizia un viaggio a ritroso nel tempo, costellato di incontri bizzarri, in una migrazione al contrario alla riconquista della propria storia e di una nuova vita.

L’evento s’inserisce nel contesto della “Giornata Europea Commemorativa per le Vittime del Genocidio di Srebrenica”, istituita dal Parlamento europeo tramite una risoluzione, che propone che l’11 luglio di ogni anno venga dedicato al ricordo dei fatti del cosiddetto “ultimo genocidio d’Europa”. Srebrenica è una città della Bosnia Erzegovina, dove nel luglio 1995 trovarono la morte almeno 8.000 uomini e ragazzi musulmani e da cui furono deportati circa 25.000 donne, bambini e anziani; tutto questo è accaduto nonostante la città fosse stata proclamata “zona di sicurezza” dalle Nazioni Unite, rendendo tale evento il maggior crimine di guerra perpetrato in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Evento realizzato con il contributo di:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Assessorato del turismo, artigianato e commercio
Fondazione di Sardegna
e in collaborazione con il Comune di Villanovaforru, Parco e Museo "Genna Maria"Piccola libreria "Sa Tellaja" - Pauli Arbarei e Sardex.



     

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