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Mostra “Sa canna de su sobi” dal 21 marzo al 25 maggio 2014
Inserita il 20/03/2014 - 10:33:23

La Cooperativa Turismo in Marmilla in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Villanovaforru ed il Parco e Museo Genna Maria presenta la mostra temporanea dal titolo “Sa canna de su sobi”. L’esposizione, curata da Agostino Piano, propone un percorso in quattro appuntamenti, rispettivamente nei due equinozi (21 marzo equinozio di primavera - 21 settembre equinozio d’autunno) e nei due solstizi (21 giugno solstizio d’estate - 21 dicembre solstizio d’inverno). Il primo appuntamento è quello del 21 marzo a Villanovaforru. 

La mostra è allestita all’interno dei locali della Sala Mostre Temporanee adiacente al Museo Genna Maria. L’ingresso è gratuito.  L’esposizione rimarrà allestita all’interno dei locali della Sala Mostre dal 21.03.2014 sino al  25.05.2014, tutti i giorni, escluso il lunedì. L’inaugurazione della mostra è prevista per Venerdì 21 marzo 2014 alle ore 10,30.Per eventuali informazioni e prenotazioni contattare il nr. 0709300050, museo@comune.villanovaforru.ca.it , turismoinmarmilla@gmail.com , www.gennamaria.it


DESCRIZIONE MOSTRA

Mostra esperienziale di meraviglie, ispantamacus, racconti, oggetti magici, mappe incantate di luoghi fantastici, giocattoli fatati, bacchette magiche, fantasmi, streghe e chimere delle realtà non ordinarie nella terra di Sardegna.  “… draghi grifoni e altri animali che noi consideriamo mitici nello stato ordinario di coscienza (realtà ordinaria), sono reali nello stato alterato di coscienza (realtà non ordinaria). L’idea che ci siano animali mitici è un costrutto utile e valido nello stato ordinario di coscienza, ma superfluo e irrilevante nelle esperienze dello stato alterato di coscienza …” (M.Harner).

Il visitatore della mostra potrà tramite visioni eidetiche, azioni monoideistiche, visualizzando tramite immaginazione, avere esperienza diretta degli esseri che popolano i luoghi dei nostri racconti. 

Gli oggetti, i rumori, le esperienze tattili, sono adagiati in una serie di percorsi studiati per far fare esperienza al visitatore che voglia approfondire e vedere sotto una nuova luce i racconti sentiti durante la propria infanzia. Per tutti gli altri, una serie di oggetti particolari e sorprendenti provenienti dalla nostra cultura: ispantamacus appunto .

La mostra è pensata per essere realizzata in quattro appuntamenti; rispettivamente nei due equinozi (21 marzo equinozio di primavera - 21 settembre equinozio d’autunno) e nei due solstizi (21 giugno solstizio d’estate - 21 dicembre solstizio d’inverno). Individuando, per ogni appuntamento, luoghi che per storia, vocazione, e ambizione, siano già presidi di cultura locale e come tali ambasciatori nel mondo di territorialismi schietti e mai folklorizzati. 

Sa canna de su sobi, come nome, racchiude in se i limiti e l’ambizione della mostra stessa; da un lato il tentativo di voler dare una sorta di “orologio” morfologia-cronologia (in punta de canna de sobi, appunto) ad una cultura fuori dal tempo. Dall’altra pensando sa canna de su sobi come “mercurio filosofico” (sostanza che gli alchimisti ricavavano dalla solidificazione dei raggi del sole, col quale, dopo lunghe e ripetute distillazioni ricavavano la pietra filosofale) attraverso il quale e tramite l’esperienza diretta del visitatore con gli oggetti della mostra si avrà la possibilità di comprendere, sempre in maniera intuitiva, aspetti culturali che hanno dato vita agli oggetti stessi. Tutto ciò all’insegna del divertimento; come impressioni di mito volti ad influenzare il visitatore e portarlo, se vorrà, alla realizzazione di un atto materiale (scatto fotografico, disegno, poesia, costruzione di oggetto …) ispirato da quanto lui ha percepito, che potrà in seguito, entrare a far parte dell’appuntamento successivo della mostra stessa. 

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Agostino Piano è nato a Milano nel 1964, vive tra Sardara e Villanovaforru.

Operatore qualificato  esperto del territorio, animatore del sostegno socio- educativo  per ragazzi,  artigiano, ha lavorato in diversi ambiti culturali. In questi ultimi anni si è occupato di recuperare e riproporre il giocattolo tradizionale in tutti i suoi molteplici aspetti. Ha tenuto diversi corsi, laboratori, raccolte e lezioni sul giocattolo tradizionale sardo, sul sardo e cultura sarda, racconti tradizionali sardi e  miti e leggende della Marmilla.



Foto della locandina di Alessandro Lisci


     

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