Il Museo Civico
Archeologico “Genna Maria” in collaborazione con la Cooperativa Turismo in
Marmilla propone un ciclo di "Incontri sull’età nuragica" con
l’archeologo dott. Giacomo Paglietti direttore scientifico del Museo e Parco
Archeologico Genna Maria di Villanovaforru.
Saranno analizzati gli aspetti dell’architettura
civile e sacra, la cultura materiale, i modi di vita e le attività di sussistenza.
Gli incontri, divisi in tre moduli e della durata
di 90 minuti, si terranno nelle date del 21 e 28 Marzo e 04 Aprile 2020 dalle
ore 18:00 presso la biblioteca comunale di Villanovaforru.
Il costo totale delle tre lezioni è di 45 euro
incluse le visite guidate al sito di Genna Maria e al Museo archeologico. Il
numero massimo di partecipanti è venti (20).
Modalità di iscrizione e pagamento:• Presso il Museo Civico Archeologico “Genna
Maria”, piazza Costituzione 4 o tramite mail a: turismoinmarmilla@gmail.com• Tramite bonifico bancario versando in unica soluzione la
quota prevista sull’IBAN: IT09X0101543970000000023205 intestato a “Turismo
in Marmilla soc. coop” ed inserendo come casuale “Incontri sulla Sardegna
nuragica” oppure contattare gli amministratori stessi direttamente su questa
pagina.
MODULO 1 - DAL BRONZO ANTICO AGLI INIZI DELLA
CIVILTA’ NURAGICA
Le fasi che precedono gli inizi dell’età nuragica
sono caratterizzate dalla presenza di contatti con l’esterno dell’isola: la
corrente del Vaso Campaniforme e della cultura di Bonnannaro rivelano rapporti
tra la Sardegna, la Penisola Iberica e l’Italia settentrionale. Questi episodi
segneranno il paesaggio sardo con l’edificazione di tombe monumentali con
ricchi corredi funerari che ci attestano l’esistenza di distinzioni sociali
all’interno dei gruppi umani residenti nell’isola. Quest’epoca si conclude con
la facies di S.Iroxi dove la presenza di simboli del potere rivela ancora la
presenza di gruppi elitari. Questo periodo è nettamente distinto dalla
successiva fase di Sa Turricula (XVII sec. a.C.) durante la quale vengono
edificate strutture di tipo ciclopico ma dove non sono noti, tuttavia, simboli
di distinzione sociale. Inizia la costruzione dei nuraghi a corridoio e delle
tombe dei giganti durante la fase di San Cosimo.
MODULO 2 - IL BRONZO RECENTE: LA BELLA ETA’ DEI
NURAGHI
Durante il XIV e XIII sec. a.C. la Sardegna è
interessata dallo sviluppo del nuraghe in tutto il territorio, dalle montagne
alle coste, dalle pianure alle piccole isole. Tutto il paesaggio viene
costellato da migliaia di torri attorno alle quali vengono edificati, talvolta,
piccoli villaggi di capanne. L’architettura nuragica è ora caratterizzata dal
nuraghe semplice e complesso, dalle tombe monumentali note come tombe dei
giganti e da edifici per la conservazione e l’accesso all’acqua noti come
“pozzi sacri”.
La cultura materiale di questa fase è
caratterizzata da semplici ceramiche per la produzione e la consumazione di
cibi. A questa fase si riferiscono anche i contatti con gruppi di mercanti
provenienti dalle coste levantine che portano con sé lingotti di rame cipriota,
ceramiche e produzioni micenee.
MODULO 3 - LA FINE DELL’ETA’ NURAGICA E LA FASE
POST-NURAGICA
Allo scadere del II millennio, durante il Bronzo
Finale (XII-X sec. a.C.), si esaurisce l’impeto costruttivo che aveva
caratterizzato l’epoca precedente. Questa fase è caratterizzata da una
produzione ceramica che mostra caratteri così detti pre-geometrici, cioè motivi
decorativi che preannunciano la successiva fase della prima età del Ferro nota
come età Geometrica (X-VIII sec. a.C.).In questa fase si assiste ad un radicale
cambio culturale: inizia la produzione figurata in bronzo e la scultura a tutto
tondo. È a quest’epoca che riferiamo la produzione dei bronzetti, della
statuaria di Monte Prama e dei modellini di nuraghe. Nuraghi e pozzi sacri
vengono investiti dai segni del sacro, vengono edificati infatti altari, vasche
cultuali e deposte offerte votive. Gli abitati subiscono un improvviso
incremento e si sviluppa un particolare edificio civile noto come casa a corte.
Questo periodo di intensi scambi con le coste tirreniche dell’Italia e con
l’esportazione di prodotti sardi sia nell’oriente che nell’occidente
mediterraneo, termina con una nuova stagione culturale questa volta di rottura
con la tradizione precedente.
Per informazioni telefonare al numero 070/9300050- 3331760216