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Incontri sull' Eta' Nuragica - 21, 28 marzo, 4 aprile 2020
Inserita il 03/03/2020 - 17:37:45

Il Museo Civico Archeologico “Genna Maria” in collaborazione con la Cooperativa Turismo in Marmilla propone un ciclo di "Incontri sull’età nuragica" con l’archeologo dott. Giacomo Paglietti direttore scientifico del Museo e Parco Archeologico Genna Maria di Villanovaforru.

Saranno analizzati gli aspetti dell’architettura civile e sacra, la cultura materiale, i modi di vita e le attività di sussistenza.
Gli incontri, divisi in tre moduli e della durata di 90 minuti, si terranno nelle date del 21 e 28 Marzo e 04 Aprile 2020 dalle ore 18:00 presso la biblioteca comunale di Villanovaforru.

Il costo totale delle tre lezioni è di 45 euro incluse le visite guidate al sito di Genna Maria e al Museo archeologico. Il numero massimo di partecipanti è venti (20).

Modalità di iscrizione e pagamento:
• Presso il Museo Civico Archeologico “Genna Maria”, piazza Costituzione 4 o tramite mail a: turismoinmarmilla@gmail.com• Tramite bonifico bancario versando in unica soluzione la quota prevista sull’IBAN: IT09X0101543970000000023205 intestato a “Turismo in Marmilla soc. coop” ed inserendo come casuale “Incontri sulla Sardegna nuragica” oppure contattare gli amministratori stessi direttamente su questa pagina.

MODULO 1 - DAL BRONZO ANTICO AGLI INIZI DELLA CIVILTA’ NURAGICA
Le fasi che precedono gli inizi dell’età nuragica sono caratterizzate dalla presenza di contatti con l’esterno dell’isola: la corrente del Vaso Campaniforme e della cultura di Bonnannaro rivelano rapporti tra la Sardegna, la Penisola Iberica e l’Italia settentrionale. Questi episodi segneranno il paesaggio sardo con l’edificazione di tombe monumentali con ricchi corredi funerari che ci attestano l’esistenza di distinzioni sociali all’interno dei gruppi umani residenti nell’isola. Quest’epoca si conclude con la facies di S.Iroxi dove la presenza di simboli del potere rivela ancora la presenza di gruppi elitari. Questo periodo è nettamente distinto dalla successiva fase di Sa Turricula (XVII sec. a.C.) durante la quale vengono edificate strutture di tipo ciclopico ma dove non sono noti, tuttavia, simboli di distinzione sociale. Inizia la costruzione dei nuraghi a corridoio e delle tombe dei giganti durante la fase di San Cosimo.

MODULO 2 - IL BRONZO RECENTE: LA BELLA ETA’ DEI NURAGHI
Durante il XIV e XIII sec. a.C. la Sardegna è interessata dallo sviluppo del nuraghe in tutto il territorio, dalle montagne alle coste, dalle pianure alle piccole isole. Tutto il paesaggio viene costellato da migliaia di torri attorno alle quali vengono edificati, talvolta, piccoli villaggi di capanne. L’architettura nuragica è ora caratterizzata dal nuraghe semplice e complesso, dalle tombe monumentali note come tombe dei giganti e da edifici per la conservazione e l’accesso all’acqua noti come “pozzi sacri”.
La cultura materiale di questa fase è caratterizzata da semplici ceramiche per la produzione e la consumazione di cibi. A questa fase si riferiscono anche i contatti con gruppi di mercanti provenienti dalle coste levantine che portano con sé lingotti di rame cipriota, ceramiche e produzioni micenee.

MODULO 3 - LA FINE DELL’ETA’ NURAGICA E LA FASE POST-NURAGICA
Allo scadere del II millennio, durante il Bronzo Finale (XII-X sec. a.C.), si esaurisce l’impeto costruttivo che aveva caratterizzato l’epoca precedente. Questa fase è caratterizzata da una produzione ceramica che mostra caratteri così detti pre-geometrici, cioè motivi decorativi che preannunciano la successiva fase della prima età del Ferro nota come età Geometrica (X-VIII sec. a.C.).In questa fase si assiste ad un radicale cambio culturale: inizia la produzione figurata in bronzo e la scultura a tutto tondo. È a quest’epoca che riferiamo la produzione dei bronzetti, della statuaria di Monte Prama e dei modellini di nuraghe. Nuraghi e pozzi sacri vengono investiti dai segni del sacro, vengono edificati infatti altari, vasche cultuali e deposte offerte votive. Gli abitati subiscono un improvviso incremento e si sviluppa un particolare edificio civile noto come casa a corte. Questo periodo di intensi scambi con le coste tirreniche dell’Italia e con l’esportazione di prodotti sardi sia nell’oriente che nell’occidente mediterraneo, termina con una nuova stagione culturale questa volta di rottura con la tradizione precedente.

Per informazioni telefonare al numero 070/9300050- 3331760216



     

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